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Effettuato l’ultimo step della validazione della linea d’integrazione orizzontale del motore P120C
È stato effettuato l’ultimo step della validazione della linea d’integrazione orizzontale P120C, il motore che costituirà i booster a propellente solido dell’Ariane 6 e il primo stadio del Vega C.
Si tratta della verticalizzazione e posa su palette dello stadio a solido A6, dopo integrazione orizzontale al BIP (edificio di integrazione di propulsione), all'edificio di assemblaggio finale EFF prima del trasferimento alla rampa ELA 4, base di lancio per Ariane 6.
Con questo step si è conclusa la validazione di tutta la linea di produzione cominciata nel 2018 con l’integrazione orizzontale dell’ILM prima e del prototipo DM1 poi.
Elemento principale della linea di integrazione, l’AIT400/SKIDDER è la macchina più grande al mondo per applicazioni spaziali. Lunga come un palazzo di 10 piani e pesante come un aeroplano di linea, questo gioiello della tecnologia permette di ottenere un livello di precisione mai raggiunto prima nella movimentazione di motori a propellente solido.
A guida semi-automatica, con un sistema che combina banda ottica, telecamere, laser e radar, è capace di trasportare in orizzontale uno stadio completo del peso di 180 tonnellate fino alla tavola di lancio e qui, grazie ad innovativo un sistema di presa sviluppato per la manipolazione dei motori a solido, posizionarlo in verticale con una precisione al decimo di millimetro, un record assoluto nel settore.
L’AIT400/SKIDDER si affianca ad un sistema di macchine automatizzate per l’integrazione orizzontale del motore a propellente solido P120C e completa la linea di integrazione sviluppata da un team di ingegneri di Avio, Ariane Group, Cimolai Technology e Bisiach & Carrù pilotati da Europropulsion, joint venture AVIO e Arianegroup, e responsabile del progetto.
Questo un nuovo approccio industriale in ottica smart è basato sull’innovazione tecnologica lungo tutta la linea di produzione dei booster a propellente solido P120C che andranno ad equipaggiare Ariane 6 e Vega C ed apre la strada ad un approccio smart factor applicabile ai futuri lanciatori.
L’efficientamento complessivo del sistema di produzione e l’AIT400/SKIDDER permettono di dimezzare il tempo di fabbricazione aumentando così la capacità di lancio del Centro Spaziale Guyanese e riducendo drasticamente i costi.